Ignavi, opportunisti e codardi
di Tito Barbini - venerdì 04 gennaio 2019 ore 09:52
Questo 2019 si apre con tanti, troppi, silenzi su quello che sta accadendo in questo mio povero paese. Grande ipocrisia e paura nell'affrontare i responsabili che stanno affossando in un mare di cattiveria e di bugie i sentimenti di accoglienza e di solidarietà di tanta parte del popolo italiano.
D'accordo, sono solo un anziano rompiscatole, un vecchio militante della sinistra oggi sconfitta e confusa, ma non rinuncio alla mia qualità di essere umano e alla mia voglia di lottare per un mondo più giusto. Cosa posso fare? Non lo so . Continuare a scrivere , denunciare, partecipare a tutte le manifestazioni possibili.
Quello che accade in questi primi giorni del 2019 con l'applicazione del cosiddetto decreto "sicurezza" è vergognoso e immorale. I profughi in mare sono ormai solo tristi bollettini numerici trasmessi da una televisione asservita ai potenti di turno e non esseri umani che hanno fame, freddo, paura. Riportare, quelli che non affogano, nei lager del deserto, le aggressioni fisiche ripetute e impunite, anzi giustificate, gli insulti razzisti liberamente espressi e applauditi in autobus, al supermercato o negli uffici pubblici, reati come l’apologia fascista, esternati senza ritegno e timore, le ronde, e infine i pistoleri della notte i vigliacchi nascosti dietro una persiana o in una macchina in corsa.
Tutto questo mi angoscia, mi mette paura, un tumore maligno che sta crescendo, insinuandosi negli organi vitali delle nostre difese e non sta cercando me ma il futuro dei miei figli e nipoti. Non posso fare altro (anche da vecchio sindaco di Cortona) e unirmi a tutti quei primi cittadini che hanno dichiarato che non applicheranno questo decreto inumano e razzista.
Leggo qui dichiarazioni di parlamentari, anche del PD, i quali affermano che le leggi vanno rispettate. Lo hanno detto tempo fa anche per il caso di Riace. Ecco, voi davvero dovreste scegliere il silenzio! Leggendo i vostri distinguo tutto mi porta a far mia una vecchia invettiva di Pasolini verso gli ignavi, gli opportunisti, i codardi e tutti coloro che hanno dimenticato la Dichiarazione Universale dei diritti umani e la nostra Costituzione.
Martin Luther King e Gandhi non vi hanno insegnato nulla? Si chiama disobbedienza civile. Grazie invece al sindaco di Palermo Leoluca Orlando, a quello di Firenze Dario Nardella, di Napoli Luigi De Magistris e ai tanti altri che mi auguro, (cosa aspettano alcuni sindaci della mia provincia?) aderiranno alla loro scelta di mettere al primo posto tra i loro doveri la Costituzione, contro le minacce e l'autoritarismo di Salvini e Di Maio.
Abbandonare i più deboli ad essere invisibili nella clandestinità, far loro rischiare malattie e morte è semplicemente disumano. Tutto il resto non conta. Buon anno.
Tito Barbini