Gli Stati Uniti d'Europa nasceranno?
di Salvatore Calleri - venerdì 24 aprile 2020 ore 17:43
Una delle domande ricorrenti quando si parla di Stati Uniti d'Europa è quella di come arrivarci passando dal modello confederale a quello federale.
Un passaggio complicato e difficile ma probabilmente necessario.
Per passare da un modello confederale tipo Unione Europea ad un modello federale tipo Stati Uniti d'Europa, vi sono tre strade.
Vediamo quali.
1. La costituente.
Si trasforma il modello in federale attraverso una fase costituente che passa dal parlamento europeo ed attraverso trattative tra i singoli stati. Per seguire questa strada occorre una classe dirigente forte dotata di una visione federale.
2. Il conflitto.
Il conflitto è la forma che è stata scelta nei due casi storici di passaggio da un modello all'altro.
La guerra di secessione degli Stati Uniti d'America tra il 1861 ed il 1865.
La guerra di Sonderbund in Svizzera del 1847. La seconda molto meno cruenta della prima.
Oggi il conflitto difficilmente sarebbe armato ma si baserebbe su continui veti incrociati all'interno della UE. Un conflitto tra l'altro è già in corso causato dal covid 19.
3. La secessione.
La secessione può essere frutto delle strade 1 e 2 oppure essere una scelta autonoma sin dall'inizio quando determinati stati con una visione affine, stanchi dei nazionalismi egoistici di alcuni membri UE, decidono di andarsene in gruppo creando qualcosa di nuovo.
Detto questo, gli Stati Uniti d'Europa nasceranno? Si assisterà a questo passaggio dal modello confederale al modello federale?
Indubbiamente non è facile, ma la crisi che stiamo vivendo ci deve far capire che gli Stati Uniti d'Europa non sono più una semplice utopia ma una necessità.
In tempi di covid 19 il modello confederale UE si sta dimostrando troppo lento nel prendere le decisioni visto che serve l'ok di 27 stati per ogni decisione. Un modello federale non ha questo problema. Un governo centrale prenderebbe le decisioni nelle sue materie di competenza velocemente. Ossia avremmo uno Stato con tante Nazioni... Senza nazionalismi.
Salvatore Calleri