Massorondinaio, i residenti scrivono al sindaco

SCARPERIA E SAN PIERO — Una delibera di tutela urbanistica ed ambientale, è quella che il Comitato di Massorondinaio ha chiesto al sindaco di Scarperia e San Piero, Federico Ignesti.

I cittadini hanno richiamato il primo cittadino all'impegno preso durante la campagna elettorale per la tutela ambientale e in particolare la riqualificazione dell’area di Massorondinaio "Ci chiediamo quale tipo di sviluppo sia più congeniale per il nostro paese e quale sia la volontà politica del Comune di Scarperia e San Piero".

Il progetto che non piace ai residenti. "E' stato presentato dalla ditta Piandisieve S.r.l. alla Regione Toscana - settore valutazione impatto ambientale un progetto per creare un impianto di stoccaggio e frantumazione di rifiuti speciali non pericolosi tra cui annotiamo la presenza dei rifiuti con classificazione ‘a specchio’ ovvero rifiuti la cui composizione non è di facilissima individuazione. Questo impianto verrà realizzato in un’area in cui vi è già autorizzato un impianto di asfalto, uno di frantumazione inerti e uno di betonaggio. Una zona a notevole densità abitativa e queste industrie insalubri sono a distanza minima dal centro abitato e dal parco pubblico più grande e frequentato di San Piero".

La Regione Toscana ha richiesto integrazioni sul progetto presentato dalla ditta.

Il Comitato ha sottolineato "Il progetto interessa una zona caratterizzata da vulnerabilità elevata degli acquiferi dall’inquinamento e ancor più grave evidenzia la presenza di un pozzo acquedottistico pubblico a meno di 200 metri dall’impianto che si vuole realizzare. Inoltre il sito di progetto è tutelato dal vincolo paesaggistico in quanto la sponda del fiume Sieve è situata a meno di 150 metri dal suddetto impianto. Non da meno sono gli impatti cumulativi sia dal punto di vista delle emissioni in atmosfera, sia dal punto di vista acustico dovuti alla presenza nell’area in questione delle 3 industrie insalubri sopra menzionate. Nel caso venisse autorizzato questo nuovo impianto le industrie insalubri presenti in questa area, adiacente a un villaggio residenziale e a un parco pubblico, diventerebbero ben 4. Il Comune di Scarperia e San Piero proprio per gli effetti cumulativi di impatto ambientale dei vari impianti presenti nell’area industriale e la vicinanza alle case ha richiesto alla Regione Toscana la valutazione di impatto ambientale cioè una valutazione approfondita sulla possibilità della coesistenza di questi impianti con l’abitato di San Piero a Sieve. In attesa dell’attuazione del nuovo Piano Operativo del Comune di Scarperia e San Piero, nel quale speriamo la zona di Massorondinaio sia valutata come zona a riqualificazione urbana, noi chiediamo pubblicamente al sindaco Federico Ignesti una delibera in cui si dichiari fin da adesso la volontà politica di riqualificazione urbana della zona".

La richiesta della delibera. "La delibera adesso è importante perché renderebbe l’area ancora più oggetto di esame stringente e accurato prima di autorizzare nuovi impianti. Per evitare un ulteriore aggravio dei disagi per i cittadini e considerato che il nuovo progetto consiste praticamente in un frantoio mobile, perché non collocarlo in altra zona lontano da centri abitati e parchi pubblici? San Piero a Sieve è un paese con notevoli beni di interesse storico-culturale e negli ultimi decenni sta diventando sempre più turistico, grazie anche alla Via degli Dei. Ricordiamo la bellissima Fortezza di San Martino, attualmente in ristrutturazione, dalla cui sommità del Mastio è palesamente visibile questa area industriale".

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