Attualità mercoledì 06 aprile 2016 ore 15:27
Sigilli alla cava dei veleni

Fanghi di conceria e scarti di salamoie della Solvay di Rosignano nella discarica abusiva sequestrata a Vaglia dalla Procura di Firenze
VAGLIA — L'ex cava di Paterno è stata sequestrata a fini probatori perché nel corso degli anni sarebbe diventata un deposito abusivo di rifiuti pericolosi. Si parla di materiali inerti, pneumatici, fanghi.
Sono quattro gli indagati per reati ambientali, tra cui due proprietari dell'area, Lanciotto Ottaviani e Tullia Ottaviani, padre e figlia, l'ex sindaco di Vaglia Fabio Pieri in carica dal 2004 al 2014, il tecnico comunale Stefano Olmi, già responsabile dell'ufficio tecnico.
Secondo l'accusa, l'ex cava ha continuato a ricevere rifiuti senza autorizzazioni e in condizioni non adeguate di smaltimento e di stoccaggio, sia in sacchi già sequestrati, sia con interramento.
A coordinare l'intera inchiesta è il pm Luigi Bocciolini che ha deciso di procedere con il sequestro. L'area è considerata corpo del reato da acquisire al processo per motivi probatori.
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