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Attualità martedì 12 settembre 2023 ore 15:30
Volano gli appalti pubblici, semestre d'oro in Toscana
L'ammontare delle procedure avviate ha registrato un +170% nei primi 6 mesi del 2023: 2,4 miliardi di euro. Massimo incremento in Comuni e partecipte
TOSCANA — Semestre d'oro in Toscana il primo del 2023 che ha visto volare gli appalti pubblici, con un +170% rispetto al 2022 per un ammontare di procedure avviate pari a 2,4 miliardi di euro, quasi l'equivalente dell'intero 2021 quando era stato complessivamente di 2,8 miliardi di euro. Già nel 2022 gli importi totali erano cresciuti del 75%, ma il 2023 pare voler bruciare ogni record.
I dati sono stati presentati oggi nel corso del convegno organizzato dalla Regione Toscana su “Lavori pubblici: dotazione di risorse e riforme per la semplificazione”, e rappresentano un'anticipazione del Rapporto annuale sui contratti pubblici curato dall’Irpet in base ai dati forniti dall'Osservatorio Regionale dei Contratti Pubblici.
“Un tale incremento - ha evidenziato il presidente della Regione Eugenio Giani che non ha nascosto la propria soddisfazione per i numeri - mostra la Toscana come motore per imprese, cooperazione e lavoratori”. Nel quadro, Giani non trascura il ruolo del Pnrr anche come “volano indiretto” sul territori.
“E’ un segnale di efficienza e capacità di investimento da parte della Pubblica amministrazione, di cui la Regione è parte fondamentale", aggiunge all'unisono con l’assessore regionale alla semplificazione e ai rapporti con gli enti locali Stefano Ciuoffo. "La Toscana si mantiene, per tutti i maggiori indicatori, al di sopra delle medie nazionali e conferma il proprio impegno al fianco degli operatori economici e delle amministrazioni del territorio affinché siano confermati gli obiettivi già raggiunti in questi anni”, aggiungono.
Il maggior incremento degli investimenti si registra nei Comuni e nelle società a partecipazione pubblica o concessionarie di reti che, insieme, rappresentano l’80% della domanda.
I risultati del 2022 fra luci e ombre
Si conferma nel 2022 l’incremento registrato l’anno precedente della spesa per le infrastrutture sanitarie, che in termini pro capite risulta più consistente in Toscana rispetto alla media nazionale.
Nel 2022 risultano più che quintuplicati i volumi delle procedure attivate per realizzare interventi su infrastrutture ferroviarie e per reti e impianti di distribuzione di energia elettrica. Gli interventi sull’edilizia scolastica sono aumentati del 57%.
Nel complesso gli interventi per progetti finanziati con il Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza con il suo Pnc, il Piano nazionale degli investimenti complementari ammontano in Toscana a 9,3 miliardi di euro, cioè 3.000 euro per ciascuno degli abitanti della regione.
Il loro impatto sul complesso degli investimenti in Toscana è pari al 27% contro una media nazionale del 20%, mentre il loro stato di avanzamento è del 39% contro il 35% in Italia e per quanto riguarda le opere pubbliche la percentuale regionale si attesta al 49, mentre il resto d’Italia è 10 punti sotto.
Uno degli aspetti negativi che emergono dal Rapporto è che i tagli relativi ai progetti definanziati, in Toscana ammontano a 940 milioni di euro, che al 90% riguardano i Comuni.
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