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Attualità giovedì 21 maggio 2020 ore 20:20

Speranza stoppa gli spostamenti fra i Comuni di confine tra due regioni

Il ministro della salute: "Gli spostamenti fra Comuni e Province di regioni confinanti possono essere autorizzati solo per motivi di assoluta urgenza"



ROMA — Doccia fredda, anzi, gelida, per molti sindaci: nonostante che alcuni governatori, compreso quello della Toscana, avessero emanato nei giorni scorsi ordinanze che contemplano l'opportunità per i cittadini che abitano sul confine fra due regioni di spostarsi dal loro Comune di residenza a quello subito dopo il confine, previa comunicazione congiunta dei due sindaci ai prefetti, oggi il ministro della salute Roberto Speranza si è messo di traverso. E ha scritto una lettera al presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, presidente dell'Emilia Romagna, che non lascia spazio alle interpretazioni.

Nella lettera il ministro ribadisce espressamente il divieto disposto dal governo per gli spostamenti fra regioni fino al 2 Giugno, ribadendo l'esigenza di procedere con gradualità nell'allentamento delle misure per contenere l'epidemia di coronavirus. Quindi - scrive Speranza - i governatori possono agire in deroga alla norma nazionale solo "in casi di assoluta urgenza, motivi di salute e comoprovate esigenze lavorative", come da decreto. Anche per gli spostamenti fra Comuni di confine fra due regioni diverse.

Il divieto quindi non si tocca. Ai governatori non rimane che la possibilità - scrive ancora Speranza - di "valutare e declinare diverse ipotesi di spostamento per i cittadini, anche al di fuori della regione di residenza, che si ritiene rientrino nei casi di assoluta urgenza, tali da giustificare una deroga di carattere generale".

In Toscana si erano già mobilitati per gli spostamenti anticipati  oltreconfine il sindaco di Carrara, quelli di alcuni Comuni del Mugello, del Casentino e della Valtiberina, il sindaco della Città metropolitana Dario Nardella che puntava a riaprire verso Ravenna.

Vedremo le reazioni alla missiva ricevuta da  Bonaccini. Ma la faccenda, così a occhio, si è complicata parecchio.


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