Cultura mercoledì 23 settembre 2015 ore 14:29
Piccoli grandi eroi

Incontro con i discendenti dell'aviatore americano Harry George salvato durante la seconda Guerra mondiale da una famiglia barberinese
BARBERINO — L'aviatore americano Harry George fu salvato dai tedeschi dalla famiglia barberinese Ferri e a Barberino sarà presentato, con letture dal vivo, il libro "Georgio Italiano. An American Pilot's Unlikely Tuscan Adventure".
L'incredibile avventura di Harry George cominciò il 22 giugno 1944,
quando l'aereo sul quale volava partì dalla Corsica per la missione di
distruzione di un ponte ferroviario a Gricigliana in Val Bisenzio, per
l'interruzione dei rifornimenti tedeschi. L'aereo modello B-25 J
Mitchell, denominato Mckinley Jr High, sul quale era presente
l'equipaggio del 487° Bomb Squad, venne colpito dalla contraerea tedesca
e precipitò sui monti della Calvana.
L'equipaggio era composto
da sei avieri: T. Casey, P. Kaplan, P. Ahlstromh, H. George, E.
Dombrowsky, G. Obravatz. In seguito alla tragedia sopravvissero il
copilota George, il bombardiere Dombrowsky e il mitragliere Obravatz .
Harry
George prese il comando del bimotore in fiamme, mentre il pilota Casey
era ferito a morte. Harry mantenne il velivolo in rotta il più
possibile e prima dello schianto al suolo riuscì a gettarsi con il
paracadute, atterrando nei boschi che circondano la zona di Pimonte a
Barberino. Gli altri due avieri vennero catturati e fatti prigionieri.
Dopo l'atterraggio Harry cercò di nascondersi nel bosco per sfuggire ai
soldati tedeschi che lo cercavano invano in tutta la zona. Nei giorni
successivi alcuni contadini, che avevano visto un paracadute scendere
nella valle, decisero di andare a vedere se nel bosco ci poteva essere
qualcuno che aveva bisogno d'aiuto e trovarono il militare
americano e decisero di aiutarlo.
Beppe Ferri con la collaborazione degli amici Nello Niccoli e Renzo Fantoni,
si prodigò nel sostentamento dell'aviere nascondendolo nelle grotte
della Calvana, portandogli vestiti civili, viveri e appoggio morale.
Per ben 78 giorni Harry visse nel terrore di essere scoperto. Le truppe
tedesche che pattugliavano la zona minacciavano di morte Beppe Ferri e
la sua famiglia. Nonostante il rischio corso Beppe continuò a prestare
il suo aiuto a Harry, mostrando tutto il suo coraggio.
L'aviere
sapeva con certezza di aver trovato la solidarietà delle famiglie che lo
stavano salvando. Il giorno 9 settembre 1944 finalmente gli Americani
liberarono Barberino; Harry uscì allo scoperto festeggiando insieme ai
suoi salvatori.
Fu accompagnato in piazza a Barberino dove trovò altri membri dell'esercito americano che lo riportarono a casa.
Gli anni successivi Harry rimase in contatto con le famiglie dei suoi eroi e nel 1969 tornò per una grande festa a Barberino. Nel
1990 Harry si spense per una malattia. Il figlio Harry George Jr,
appassionato di scrittura, decise di scrivere un libro sulla storia che
suo padre gli aveva raccontato e sulle lettere che l'aviere scrisse
durante la guerra. Nel 2005 pubblica il libro "Georgio Italiano".
Oggi,
grazie alle ricerche svolte da Manuel Gori e Stefano Bettarini, è stato
possibile riportare alla luce altri dettagli della vicenda, sono stati
visitati i luoghi chiave della storia raccontata nel libro che presto
verrà ripubblicato anche in italiano. Per non dimenticare sono stati
posti dei memoriali per celebrare quella che è stata una grande storia
di guerra e umanità, con l'obiettivo di trasmettere alle nuove
generazioni il valore della vita.
Harry George Jr torne a Barberino
per salutare, ancora una volta i parenti delle famiglie lodate da suo
padre e visitare i luoghi descritti nel suo libro.
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