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Attualità sabato 14 maggio 2022 ore 08:36

Terremoto, punti di raccolta e sistemi di allerta

sala operativa protezione civile

Oltre 200 scosse in 10 giorni, ansia tra la popolazione e uno sciame che non accenna ad arrestarsi. Prefettura e istituzioni fanno il punto



FIRENZE — Oltre 200 scosse di terremoto in 10 giorni, ansia tra la popolazione e uno sciame sismico che non accenna ad arrestarsi: è la situazione che dal 3 Maggio scorso scuote il Fiorentino, con una sequenza di eventi sismici dall'epicentro nel Chianti fiorentino - tra Impruneta, San Casciano Val di Pesa e Greve in Chianti - ma che hanno fatto tremare mezza Toscana, di notte e di giorno, con preoccupazione a Firenze anche per i tesori dell'arte, costantemente sotto monitoriaggio specialmente dopo la forte scossa delle 23,12 del 12 Maggio, di magnitudo 3.7. 

E allora ecco che prefettura, istituzioni e organismi di soccorso ed emergenza ieri hanno fatto il punto sui piani di protezione civile in un incontro presso i locali della sala operativa integrata di protezione civile della Città Metropolitana e della prefettura di Firenze, in via dell’Olmatello per procedere a una ricognizione e conseguente verifica dei Piani di prevenzione comunali e intercomunali.

Parola d'ordine: coordinamento unitario delle attività. In particolare si è posta l’attenzione sulle aree destinate in caso di necessità ad accogliere persone e materiali, alla situazione di viabilità, alla presenza di strutture pubbliche e private collettive (scuole, ospedali, Rsa e simili), alla piena operatività dei sistemi di allertamento e di risposta alle richieste dei cittadini, alla disponibilità di mezzi di intervento e all'opportunità che gli strumenti di comunicazione - come ad esempio l’applicazione “Cittadino informato” - vengano più ampiamente portate a conoscenza dei cittadini così che tutti sappiano cosa fare in caso di emergenza.

Solo l'altra notte alla centrale 112, il numero unico per le emergenze, sono giunte 220 chiamate in 10 minuti, 350 in totale dopo 40 minuti. Dai sopralluoghi effettuati, ha fatto sapere il sindaco di Firenze e metropolitano Dario Nardella, non sono risultati danni a persone e cose in tutto il territorio metropolitano.

Dopo la forte scossa delle 23,12 di giovedì notte e l'altra in sequenza, di intensità minore (2.2), delle 23,15, l'ultimo evento sismico registrato in Chianti dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) è del 13 Maggio alle 7,49: ha avuto magnitudo 2.0 e si è verificato 3 chilometri a sud ovest di Impruneta, a 6 chilometri di profondità.

Alla riunione di ieri 13 Maggio, presieduta dal prefetto Valerio Valenti, hanno partecipato i rappresentanti della protezione civile regionale e della Città Metropolitana Massimo Fratini, dei Comuni di Bagno a Ripoli, Barberino Tavernelle, Firenze, Greve in Chianti, Impruneta e San Casciano Val di Pesa, della questura, del comando provinciale dei carabinieri, del comando provinciale della guardia di finanza, del comando provinciale dei vigili del fuoco, del vompartimento della polizia stradale toscana, della sezione della polizia stradale di Firenze, dell’VIII reparto volo della polizia di Stato, dell’Anas, del 118 e dell’Usl Toscana Centro – maxi emergenze.


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