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Cronaca giovedì 30 novembre 2017 ore 18:40
Fanno fallire le aziende per non pagare le tasse
Arrestato un imprenditore, indagato assieme alla madre. L'accusa per tutti e due è bancarotta fraudolenta. Maxi-sequestro di beni intestati ai due
BARBERINO DEL MUGELLO — La Guardia di Finanza ha arrestato un'imprenditore di 55 anni, indagato insieme alla madre di 78 per bancarotta fraudolenta e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.
Al centro delle indagini, coordinate dal sostituto procuratore Christine von Borries e svolte dai finanzieri della polizia giudiziaria della Procura della Repubblica di Firenze, un'azienda che produce impianti di aspirazione industriale con sede a Barberino.
Stando alla ricostruzione degli inquirenti, nel tempo l'imprenditore e la madre avrebbero fatto fallire diverse società intestate a prestanome e tutte gravate da ingenti debiti erariali. Le aziende in questione venivano svuotate attraverso la cessione di ramo d’azienda e poi abbandote al loro destino fallimentare trasferendo le sedi legali in altre città italiane.
Oltre alla custodia cautelare in carcere disposta nei confronti del 55enne, il gip di Firenze Matteo Zanobini ha disposto per la madre l'interdizione dalle cariche societarie per un anno, nonchè il sequestro preventivo dell’azienda, delle sue quote societarie e dell’immobile situato a Barberino del Mugello ove ha sede l’attività industriale.
Da ultimo il gip ha disposto il sequestro preventivo di somme di denaro e altri beni mobili ed immobili, intestati a madre e figlio, per una somma che supera i 2,5 milioni di euro. Tale importo è la somma dei vari debiti con il Fisco accumulati dalle società dichiarate fallite dall'imprenditore ora finito in carcere.
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