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Cronaca venerdì 31 gennaio 2020 ore 18:10

Sisma Mugello, un manuale per avere i rimborsi

Il governatore Rossi ha illustrato le procedure da seguire in due assemblee pubbliche. Domande entro febbraio. La Regione pagherà le perizie



BORGO SAN LORENZO — Nel corso di due assemblee con i cittadini, il presidente della Toscana e commissario per il sisma, Enrico Rossi, ha illustrato ai cittadini il percorso da seguire per ottenere un contributo pubblico per riparare i danni causati agli immobili di loro proprietà dal terremoto che ha colpito il Mugello il 9 dicembre. Precisando subito che sarà la Regione a pagare le perizie sulle circa 450 unità immobiliari danneggiate.

Rossi ha spiegato che ne ha diritto chi è stato costretto a trovare una sistemazione a suo carico a causa dell'inagibilità della propria abitazione, oppure chi ha subito danni strutturali all'edificio di sua proprietà o che occupa in affitto, o ai mobili contenuti al suo interno.

Sono tre le voci per le quali è possibile presentare, entro 90 giorni dalla dichiarazione di inagibilità delle abitazioni, la domanda per i contributi, che potranno riguardare la autonoma sistemazione, cioè chi ha fatto ricorso ad un alloggio a pagamento ma anche chi, non usufruendo di strutture messe a disposizione dalle Istituzioni, è stato costretto a chiedere ospitalità a parenti o amici.

Per loro sono disponibili dai 400 ai 900 euro. La cifra più bassa nel caso di nucleo monofamiliare, quella più alta se formato da quattro componenti in su, a cui è possibile aggiungerne altri 200 se presenti ultrasessantacinquenni o persone con invalidità superiore al 67 per cento. Il periodo massimo per il quale è possibile chiedere il contributo è di un anno.

Ammonta invece ad un massimo di 25.000 euro il contributo che può essere concesso per il ripristino del patrimonio immobiliare. In questo caso tra i requisiti necessari c'è l'essere proprietario o affittuario, ma la cifra può andare anche a commercianti, produttori o professionisti, qualora la riparazione sia funzionale alla ripresa dell'attività.

E' di 300 euro a vano, fino ad un massimo di 1.500 euro, il contributo che può essere richiesto per il ripristino o la sostituzione dei beni mobili distrutti o danneggiati. 

Per velocizzare la ristrutturazione degli immobili, le domande vanno presentate entro il 28 febbraio ai Comuni di appartenenza, tramite l'ufficio locale del Commissario e vanno controfirmate da un professionista abilitato, che dovrà descrivere i lavori necessari al ripristino e il loro costo. Se si tratta di affittuari o di comodati d'uso delle abitazioni, è necessaria anche una dichiarazione del proprietario che si impegni a proseguire il rapporto per almeno due anni dopo la realizzazione degli interventi.

Dalla Regione stimano che gli aventi diritto a richiedere i contributi previsti dalla legge siano circa 800, la maggior parte dei quali residenti a Barberino e gli edifici siano in tutto 144, per un totale di circa 450 unità immobiliari.

Per tutte le altre informazioni è possibile consultare il sito del Commissario www.regione.toscana.it/sisma2019



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