E' di 110 controlli con sanzioni per oltre 65mila euro il bilancio dell'attività condotta dai carabinieri forestali in provincia di Firenze, Chianti in testa, sulla conformità dei prelievi di risorsa idrica da impianti pubblici da parte di privati, specialmente per quanto riguarda le piscine.
Prelievi di acque sotterranee tramite pozzi senza concessione, mancata trasmissione delle letture del misuratore di prelievo (o consumi stimati), omessa installazione dello stesso misuratore, piscina non svuotata annualmente nelle strutture ricettive, uso del pubblico acquedotto per riempimento della piscina ad uso privato, documenti non presenti fra registro autocontrollo e altri sono state alcune delle tipologie di violazione riscontrate più di frequente.
L'attività si inquadra nella vigilanza e prevenzione su gestione e sprechi di risorsa idrica, a supporto dell’Autorità idrica toscana e per quanto riguarda il rispetto delle disposizioni del Regolamento regionale.