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Mugello, geologi all'opera per valutare il rischio frane

Si è aperta la fase di valutazione del rischio idrogeologico residuo nelle zone colpite dal maltempo. Gli esperti impegnati sul terreno

Uno degli smottameni a Marradi

Nell'Alto Mugello segnato dal maltempo con circa 200 frane si è aperta la fase di valutazione del rischio idrogeologico residuo. Proprio per questo è a lavoro da alcuni giorni l’Ordine dei Geologi della Toscana, insieme alle direzioni difesa del suolo e protezione civile della Regione Toscana e ai sindaci dell’Alto Mugello. 

L’attività si inquadra nell'accordo di collaborazione del mondo professionale nel sistema di protezione civile regionale definita da una specifica convenzione, recentemente approvata dalla giunta regionale toscana.

"I cambiamenti climatici ci mettono di fronte a fenomeni naturali di intensità e frequenza sempre maggiore - ha detto Riccardo Martelli, presidente per l’Ordine dei Geologi della Toscana -. E' proprio per questo che sentiamo forte il dovere di supportare cittadinanza e amministrazioni in momenti di crisi come quello che stiamo vivendo".

Sulla materia le competenze sono specifiche. I geologi operano "solitamente a supporto del processo progettuale nel quale gli approfondimenti geologici, geomorfologici e idrogeologici, fondamentali per comprendere quali effetti questi fenomeni possono avere su ciò che stiamo progettando", spiega Martelli.