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Alluvione e terremoto, ora si seccano i castagni

Dall'Alto Mugello duramente provato in pochi mesi dagli allagamenti e dal sisma si alza un altro allarme: i castagneti non producono più

Castagni - foto di archivio

C'è una zona della Toscana che negli ultimi mesi ha subito due eventi estremi che hanno lasciato serie conseguenze. Si tratta dell'Alto Mugello. I Comuni di questo territorio sono tornati a lanciare l’allarme per le gravi conseguenze dell’alluvione di Maggio e del terremoto di metà Settembre che sollevano un'altra emergenza legata ai castagneti. La commissione per la tutela, la valorizzazione delle Aree interne, presieduta da Marco Niccolai (Pd) ha sentito nella seduta di ieri i sindaci dei Comuni “colpiti dagli eventi alluvionali dello scorso maggio per un aggiornamento sulla situazione dei territori”.

Il quadro che emerge rappresenta l’immutata gravità della situazione, che, dice il sindaco Marradi Tommaso Triberti alla commissione, “sta fiaccando la cittadinanza e la resistenza del nostro territorio. Stiamo lavorando sulle varie frane, al nostro Comune sono stati riconosciuti 3 milioni e centomila euro” Ai danni strutturali, sui quali si è immediatamente concentrata l’attenzione, se ne sono aggiunti altri potenzialmente molto gravi. “Il nostro castagneto è sparito, ma ora il problema si sta estendo: i castagni non sono produttivi, stanno seccando”. 

Il terremoto ha colpito duramente anche Palazzuolo sul Senio: “Ci troviamo di fronte a problematiche molto importanti per l’oratorio, la chiesa, le cripte" spiega il sindaco Gian Piero Moschetti. Il terremoto ha lasciato qui “uno strascico importante, che si somma ai danni dell’alluvione. E ora anche da noi i castagni stanno seccando. Non sappiamo perché, ma qualcosa sta succedendo”. 
Nel comune di Londa, dice il sindaco Londa, Tommaso Cuoretti, “il fenomeno più importante è stata l’alluvione”. Il terremoto ha colpito meno.