Cronaca

Uscì dalla Rsa e morì di freddo, in tre a processo

Tre rinvii a giudizio per omissione di soccorso nell'ambito dell'inchiesta sulla morte di un ospite di una residenza sanitaria affetto da bipolarismo

il Palazzo di Giustizia di Firenze

Tre persone che lavoravano in una residenza sanitaria assistita della zona, il direttore protempore, una psicologa e un operatore sanitario, sono state rinviate a giudizio per omissione di soccorso nell'ambito dell'inchiesta sulla morte di Antonio Orlando, un paziente della struttura, cinquantenne e affetto da bipolarismo.

La tragedia risale al novembre 2017. Orlando era uscito dalla residenza sanitaria sotto una fitta nevicata e non era più tornato. Stando alla ricostruzione degli inquirenti, la psicologa e l'operatore, venuti a conoscenza che l'uomo si trovava in un bar in stato di ebbrezza, avevano deciso di uscire per recuperarlo ma sarebbero stati fermati dal direttore che li avrebbe invitati a limitarsi ad avvertire i carabinieri. Cosa che i due fecero.

Prima che i carabinieri arrivassero invece Orlando scomparve e fu cercato ovunque, inutilmente, per molti giorni. Il suo corpo privo di vita fu ritrovato solo tre settimane dopo, quando la neve si sciolse, sul margine di una strada, non lontano dalla residenza sanitaria.

Secondo l'accusa, i tre imputati avrebbero omesso di prestare assistenza ad Orlando in un momento in cui si trovava in pericolo sia per l'ubriachezza che per il maltempo e avrebbero dovuto mantenere il controllo su di lui fino all'arrivo delle forze dell'ordine.