Un mese di stop ai treni sulla linea Faentina, dal 3 Agosto al 1 Settembre prossimi, per consentire lavori che renderanno la tratta ferroviaria prima in Toscana a disporre del moderno sistema Ertms che dovrà garantire un servizio più regolare e affidabile su un tracciato che non di rado mette i pendolari in difficoltà: è la proposta di Rfi, a cui Regione e sindaci hanno fatto riscontro con la richiesta di effettuare le opere in notturna così da limitare i disagi.
La linea Faentina è stata oggetto dell’incontro che si è svolto in Regione fra gli assessori ai trasporti di Toscana ed Emilia Romagna insieme ad Rfi e ai sindaci dei territori coinvolti, e che giunge all’indomani della richiesta avanzata dai due assessori al Commissario alla ricostruzione generale Francesco Paolo Figliuolo per chiedere un chiaro e preciso cronoprogramma delle operazioni necessarie per il ritorno alla normalità dopo i fenomeni calamitosi del 2023.
Nella riunione è stato annunciato un corposo intervento di potenziamento che Rfi eseguirà sulla Faentina. L’opera, interamente finanziata da risorse Pnrr per un importo di 140 milioni sarà realizzata in due fasi – una nel 2024, l’altra nel 2025 - nel rispetto delle rigide scadenze previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Per svolgere i lavori, Rfi propone un’interruzione della circolazione di 30 giorni, dal 3 Agosto al 1 Settembre. Tuttavia Regione e sindaci hanno chiesto di tentare una riorganizzazione dell’intervento che sfrutti le fasce notturne per ridurre al massimo l'interruzione.
Sarà dunque programmato a breve un incontro di aggiornamento, durante cui discutere inoltre del servizio sostitutivo, che la Regione metterà a punto con la collaborazione degli enti locali.
Nell’ottica di contenere al massimo i disagi e avere cantieri brevi e ben organizzati, come richiesto dalla Regione, nel periodo di interruzione sarà eseguito anche un altro intervento che avrebbe altrimenti imposto un ulteriore stop: con un investimento da 15 milioni, sarà interamente sostituita una delle travate metalliche sul fiume Lamone.