Cinquanta incappucciati e due incursioni nel cantiere eolico attivo in Mugello, sul monte Giogo: è quanto sarebbe avvenuto tra mercoledì e giovedì scorsi da parte di ignoti che, secondo quanto ricostruito in una nota dalla società titolare del progetto, Agsm Aim, avrebbero agito coltelli alla mano.
Nei raid sarebbero stati minacciati sia i boscaioli che gli ingegneri al lavoro e provocati "ingenti danni a infrastrutture e mezzi presenti". In particolare, riferisce la società, i lavoratori sarebbero stati indotti a lasciare il cantiere di costruzione dell’impianto eolico di Monte Giogo.
"Circa cinquanta persone, incappucciate con passamontagna neri e presenti in zona fino dal 2 Luglio - si legge nella nota - sono entrate abusivamente all’interno dell’area di cantiere con cani al seguito, aggredendo quanti hanno incontrato e maneggiando coltelli. Il gruppo di violenti, a volto coperto, ha dapprima circondato i boscaioli, sequestrando le motoseghe e danneggiando i mezzi di trasporto".
"Quindi - prosegue la ricostruzione - ha circondato, insultato e minacciato tre ingegneri di Agsm Aim presenti sul crinale, lato Vicchio-Villore, spingendoli fuori dal cantiere stesso con ulteriori minacce e provocazioni".
L'episodio è stato denunciato ai carabinieri di Borgo San Lorenzo, e si sarebbe ripetuto la sera successiva. Ignoti avrebbero "sabotato e danneggiato gravemente tutti i mezzi d’opera".
"Ferma condanna" è stata espressa da parte dei sindaci di Vicchio e di Dicomano, Francesco Tagliaferri e Massimiliano Amato.