Attualità

Frane sulla variante, inchiesta archiviata

La decisione del gip è arrivata dopo 5 anni di indagini. Nel 2011 i residenti denunciarono lesioni nelle case in concomitanza con i lavori in A1

Cinque anni di indagini a carico di ignoti e di consulenze tecniche scaturite dalla denuncia dei residenti di Ripoli, nel Comune di San Benedetto Val di Sambro. Per loro i danni alle loro abitazioni furono dovuti ai lavori per la realizzazione della variante dell'A1 tra Bologna e Firenze inaugurata nel dicembre 2015. 

Nel gennaio dello stesso anno il gip Andrea Scarpa aveva rigettato una prima richiesta di archiviazione e aveva rimandato gli atti alla procura ordinando altri accertamenti sulla fase di progettazione. 

Ora, nel decreto di archiviazione, è citata proprio l'integrazione alla consulenza tecnica. I nuovi risultati, scrive il giudice, hanno "corroborato le valutazioni pregresse circa l'inidoneità di un piano di monitoraggio inclinometrico e piezometrico preliminare alla progettazione - sovente prospettato, ma mai attuato - a confermare la complessità geometrica e geologica dei corpi di frana interessati dagli scavi, essendo corpi ''complessi, difficilmente definibili geometricamente e caratterizzati da più superfici di scorrimento a varie profondità''. Il gip, quindi, ritiene condivisibili le conclusioni del pm sull'impossibilità di attribuire una responsabilità soggettiva penalmente rilevante per quanto riguarda l'attivazione delle frane. 

"Peraltro - osserva il giudice - le indagini svolte hanno dimostrato che, al prodursi di tali movimenti franosi, tutti i responsabili dei lavori hanno tempestivamente adottato le iniziative e le misure tecniche più idonee ed efficaci per monitorare il fenomeno e limitare le conseguenze dannose".