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Adozione di un bimbo cinese bloccata dal Covid

Il sindaco è andato in soccorso di una coppia del paese che non può andare in Cina a prendere il suo piccolo. Appello al ministro per la famiglia

Era praticamente tutto pronto. Finito l’iter burocratico dovevano andare a prendere in Cina il bimbo che avevano adottato. Ma poi è arrivato il Covid a bloccare tutto. Impossibile partire perché i viaggi turistici per l’Oriente sono sospesi.

Da circa un anno una coppia di Cavriglia sta aspettando di poter prendere l’aereo, abbracciare il piccolo e portalo nella sua nuova casa in Valdarno.

Ma l’attesa dura ancora. Il sindaco di Cavriglia ha deciso così sostenere la loro causa tirando in ballo il governo: Leonardo Degl’Innocenti ha scritto al ministro Bonetti che si occupa di famiglia e delle politiche per le pari opportunità perché “occorre un suo intervento”.

Il primo cittadino ha spiegato nel messaggio la vicenda della coppia: i coniugi Zangrillo, avevano attivando tutti i protocolli ufficiali previsti e adottato un bambino di nazionalità cinese di otto anni. La procedura burocratica pareva destinata ad una conclusione positiva, purtroppo però solo fino al lockdown causato dal Covid.

La pandemia ha bloccato l'iter, il visto per partire per la Cina non è arrivato e il bimbo attende che i suoi nuovi genitori possano andare a prenderlo, con la paura di poter essere abbandonato.

In questi giorni il ministro dovrebbe incontrare la famiglia di Cavriglia e altri 37 nuclei familiari italiani che si trovano nella loro stessa situazione: nell'attesa di questo incontro, dunque, il sindaco di Cavriglia ha chiesto al ministro Bonetti il massimo impegno per riuscire a sbloccare lo stallo burocratico creato dal virus, in modo che il bimbo e con lui gli altri 37 bambini possano quanto prima abbracciare i loro nuovi genitori.