Attualità

Industrie insalubri? I cittadini hanno un'idea

Il Comitato di Massorondinaio chiede maggiore controllo del sindaco sulle industrie insalubri e propone un nuovo articolo del regolamento urbanistico

Foto di Luigi Miele

Quando d'ora in poi (in realtà è già un pezzo) si parlerà di partecipazione dei cittadini alla vita pubblica si porà serenamente volgere lo sguardo verso il Mugello e focalizzare l'attenzione sul territorio di Scarperia e San Piero a Sieve. E' qui infatti che è nato il Comitato di Massorondinaio, costituiuto, di legge in una nota, "da una parte della cittadinanza di San Piero che si fapromotrice presso le istituzioni di idee e progetti nel proprio paese affinché sirealizzino i suoi ideali: lavoro, rispetto dell’ ambiente e della salute". 

Ed è qui che proprio il Comitato, nato per un problema ambientale legato a un impianto di asfalto situato a pochi passi dalle case, ora ha preso carta e penna e ha proposto di introdurre un nuovo articolo nel regolamento urbanistico del Comune di Scarperia e San Piero: l'articolo 72 bis. Sì, bis, perché, spiegano i cittadini, l'attuale regolamento urbanistico "contiene varie indicazionidi mitigazione ambientali ma relativamente alle industrie insalubri non contiene indicazioni specifiche se non per l’inquinamento elettromagnetico". Con il nuovo articolo, in sintesi, viene richiesto "al Sindaco Federico Ignesti di esercitare i suoi poteri di autorità sanitaria relativamente alle industrie insalubri di prima classe sia nuove ed eventualmente esistenti, rilasciando un parere sanitario, avvalendosi di Arpat e Asl e di altri organismi tecnico scientifici se lo riterrà necessario". Se "non si ravviserà la presenza di tutte le condizioni necessarie agarantire la tutela della salute pubblica, l’Amministrazione Comunale potrà vietare l’attivazione oppure subordinarla all’adozione di misure per assicurare lecondizioni richieste".

Un modo spiegano i cittadini, per garantire una maggiore tutela dell'ambiente in vista di un futuro più sostenibile.