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Aperto il bando per le case popolari

Come e dove presentare la domanda. Le scadenze e i requisiti necessari. Il sindaco Menghetti: "Con i nuovi punteggi c'è più equilibrio"

C'è tempo fino al 14 luglio per presentare le domande per l'assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. 

I moduli di domanda sono disponibili all’ufficio Relazioni con il pubblico e sono inoltre scaricabili dal sito istituzionale (www.comune.palazzuolo-sul-senio.fi.it). 

Sono stati inseriti nuovi requisiti per l'assegnazione in relazione a quanto stabilito dalla Regione Toscana con la legge regionale 41 del 2015. Tra questi ci sono il riconoscimento di un rilievo maggiore, nello stilare la graduatoria, alla presenza di anziani e disabili all’interno del nucleo familiare, l’obbligo di avere la residenza da almeno 5 anni, ovvero prestare attività lavorativa stabile ed esclusiva o principale nell’ambito di riferimento, e il requisito che nessun componente del nucleo familiare negli ultimi cinque anni deve avere occupato abusivamente un alloggio di edilizia residenziale pubblica. 

In base alla nuova legge regionale a firma Saccardi, coloro che vorranno entrare nella graduatoria per l’assegnazione della casa popolare dovranno anche avere l’Isee dell’intero nucleo familiare non superiore a 16.500 euro annui. 

Nessun componente del nucleo familiare deve essere proprietario in Italia o all’estero di un alloggio o avere un’abitazione in usufrutto o in uso e allo stesso tempo nessun componente del nucleo familiare deve essere titolare di beni mobili registrati (ad esempio auto, moto, barche) il cui valore complessivo sia superiore a 25mila euro, a meno che non possa dimostrare che tale bene è utilizzato per attività lavorativa.

"Tutti questi requisiti sono obbligatori e non modificabili a livello comunale – ha spiegato il sindaco palazzuolese Cristian Menghetti -, ma costituiscono un importante passo avanti rispetto alla situazione pregressa in cui era richiesta, ad esempio, la semplice residenza o attività lavorativa nel comune che ha pubblicato il bando senza alcuna ‘anzianità’. Rispetto al vecchio testo e soprattutto ai vecchi punteggi previsti dalla legge regionale 96/96, sui quali però si basa la graduatoria tuttora vigente e che resterà in vigore fino alla pubblicazione della nuova, riteniamo che con i nuovi punteggi e con la nuova graduatoria si possa ottenere un riequilibrio a favore di situazioni di disagio socio-economico di tipo diverso sopraggiunte rispetto al passato".