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Tre mosse per fermare la centrale a biomasse

Il comitato che protesta conto la costruzione dell'impianto a Petrona ha annunciato un'esposto al Tar, una denuncia in procura e organizzato un corteo

La manifestazione si terrà domani a Scarperia, così come ha annunciato il presidente del comitato che lotta contro la costruzione della centrale a biomasse a Petrona, Alessandro Marucelli, ospetato per l'occasione in Consiglio regionale dai gruppi Si Toscana a sinistra e dal Movimento 5 stelle.

"Chiediamo che il progetto venga fermato - ha sottolineato - perché non ha una sostenibilità economica nè tantomeno ambientale e sanitaria. Le emissioni di queste centrali sono infatti dannose per l'uomo e l'ambiente e non è stata fatta la valutazione di impatto ambientale per l'impianto. Inoltre alla popolazione non è stata data la possibilità di intervenire perché la vicenda è stata tenuta all'oscuro". 

"Il comitato - ha detto Marucelli - ha presentato ricorso al Tar per violazione dei regolamenti urbanistici di Scarperia e San Piero a Sieve. Consultando le carte dei due Comuni abbiamo trovato un articolo che dice che in quella zona non possono sorgere industrie insalubri di prima classe. E questa centrale è un'industria insalubre di prima classe'. 

"Per questo - ha aggiunto - abbiamo avanzato una diffida e anche un esposto alla procura perché l'azienda non ha rispettato i termini previsti dalle prescrizioni e perché la Città metropolitana invece di prendere atto della decadenza del progetto ha avviato un procedimento tale per cui ha dato altri 30 giorni di tempo per sanare questi errori". 

Sostegno alla manifestazione di domani è stato assicurato dai gruppi regionali M5s e Sì Toscana a Sinistra. "Sosteniamo la battaglia di legalità dei cittadini del Mugello. Gli impianti che producono anche meno di 1 Mw devono fare la valutazione d'impatto ambientale - ha detto il capogruppo pentastellato Giacomo Giannarelli -. Se non bastava la sentenza 93/2013 della Corte Costituzionale, è inequivocabile la n. 1071/2015 del Tar toscano che ha annullato l'autorizzazione per un impianto simile a quello progettato per Petrona, a Monticiano".