Attualità

Guerra al cinipide che infesta i castagni

Il parassita prolifera e rischia di compromettere gli habitat e le economie legate alla castanicoltura. Via ai campionamenti per verificare i danni

Il cinipide del castagno

Torna a destare preoccupazione il livello di infestazione da cinipide del castagno, o vespa galligena. Sì perché sono galle quelle che produce sulle piante, infestandole e ammalandole fino a compromettere gli habitat nonché le economie legate alla castanicoltura.

Dopo la positiva esperienza condotta tra il 2011 e il 2015 col rilascio dell'insetto antagonista Torymus sinensis, uscito vittorioso rispetto alla vespina killer dei castagni, adesso l'infestazione pare conoscere una recrudescenza. Così, a seguito delle segnalazioni pervenute a partire dalla primavera 2021 relativamente al territorio dell'Unione Comuni del Mugello, la stessa amministrazione unionale ha deciso di accogliere la richiesta di collaborazione con Regione Toscana e Crea Firenze per verificare il livello di presenza del parassita.

Da oggi parte la raccolta di 100 campioni di galle proprio a partire dalle aree da dove sono pervenute segnalazioni. Successivamente, i campioni verranno consegnati al Crea per le analisi. Lo scopo è quello di verificare il tasso di parassitizzazione (ovvero la presenza del Torymus sinensis, antagonista del cinipide) all'interno delle galle, in modo da stabilire se questa sia sufficiente per combattere il parassita.

[extra(0)]