Più che una fabbrica, un microcosmo sociale. O, come l'ha definita il sindaco di Marradi Tommaso Triberti, "la storia di una comunità produttiva". Il valore dell'Ortofrutticola del Mugello, la fabbrica di marron glacé di Marradi che la proprietà ha annunciato di voler chiudere per delocalizzare la produzione spostandola nella Bergamasca, è stato ribadito stamani nel corso del consiglio comunale straordinario convocato dal sindaco davanti ai cancelli dello stabilimento nella zona industriale di Sant'Adriano.
L'iniziativa ha stretto tutte le istituzioni attorno ai lavoratori, 10 stabili e a tempo pieno più gli stagionali che, nei momenti di maggior richiesta, oscillano numericamente tra 60 e 100, per l’80% circa donne. E stamani ha raggiunto Marradi anche il presidente della Regione Eugenio Giani. L'unità di crisi regionale è attiva sin dall'imminenza dell'annuncio della delocalizzazione, il 29 Dicembre scorso.
“Per il 13 Gennaio ho già convocato il tavolo dell'unità di crisi - ha annunciato Giani - con tutte le parti coinvolte compresa anche la proprietà. Esploreremo tutte le ipotesi possibili per fare ripartire lo stabilimento".
Nata nel 1984 su iniziativa dell’allora Comunità Montana del Mugello, la fabbrica è un punto di riferimento per il territorio e perno dell'economia locale. L'attuale proprietà la ha acquistata nell'Agosto 2020.
"Non possiamo permetterci che non ci sia più. La proprietà non si rende conto del valore immenso che questo stabilimento ha non solo per i lavoratori, ma per tutti noi e l’intero paese. Se venisse a Marradi lo capirebbe", ha affermato il sindaco Triberti.
Nel corso della seduta straordinaria del consiglio - a cui hanno preso parte nonostante la neve tutte le lavoratrici e i lavoratori, le istituzioni locali e i consiglieri comunali di tutte le forze politiche - è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno sulla salvaguardia dell’Ortofrutticola di Marradi.