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Il marrone del Mugello re dell’autunno

Quattro domeniche tra mercatini, enogastronomia tipica di stagione e divertimento. Torna la sagra del Marrone de dei frutti del sottobosco

Le domeniche 9, 16, 23 e 30 ottobre ospiteranno la tradizionale Sagra del Marrone de dei frutti del sottobosco – Vivi l’Autunno, suggestiva parentesi turistica ed enogastronomica che Palazzuolo sul Senio dedica ad uno dei prodotti tipici di queste terre. Tra funghi, tartufi, frutti del sottobosco, grezzi e trasformati, saranno esposti, venduti e degustati nella mostra–mercato allestita nel cuore di Palzzuolo.

Tutte le domeniche di ottobre così, a partire dalle 11, in piazza IV Novembre e Viale Ubaldini verrà allestita la mostra mercato.

Il “Marrone del Mugello”, che si fregia del marchio Igp, rappresenta il più importante di questa infinita varietà di specialità dell’Appennino Tosco – Romagnolo. Un frutto che ancora oggi, come dai secoli passati, viene coltivato senza l’ausilio di fitofarmaci o concimi chimici.

Domenica 2 ottobre sarà dedicata a Palazzuolo in Piazza, nuova iniziativa dove le attività locali, da quelle agricole a quelle artigianali, di esporre le proprie produzioni, in una sorta di mostra delle eccellenza locali che trasformerà il paese in un allegro mercatino. Inoltre nello spazio gestito dalla Pro Loco, i ristoratori del paese proporranno i loro piatti, uniti sotto un unico tetto per un’esperienza assolutamente da vivere.

E l’occasione sarà propizia anche per visitare la mostra di arte contemporanea Contaminazioni. Nata in collaborazione con il Comune di Palazzuolo sul Senio, con la partecipazione degli artisti Antonio Caranti, Silvia Casavecchia, Franca Minardi, Alessandro Zuliani.

La mostra si svolgerà nella splendida cornice della Chiesa di S. Antonio a Palazzuolo sul Senio, sarà aperta dal 2 al 30 ottobre 2016, il Sabato e la Domenica, con i seguenti orari dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 19.00. Sarà inaugurata domenica 2 ottobre ore 16.30, alla presenza degli artisti e delle autorità cittadine, e raccontata dal critico dell’arte Loretta Zaganelli.