Lavoro

Vertenza ​Rifle, presidio e 100 famiglie a rischio

Lavoratori ai cancelli dello stabilimento per chiedere l'intervento delle istituzioni dopo il fallimento del marchio toscano noto nel mondo

Presidio questa mattina ai cancelli della Rifle dove lavoratori e sindacati si sono dati appuntamento per sottolineare la crisi delle quasi 100 famiglie coinvolte nel fallimento del marchio, già in cassa integrazione per la crisi pandemica.

Ad inizio Ottobre il Tribunale di Firenze ha dichiarato il fallimento della Rifle, l'azienda nata nel 1958 dai Fratelli Fratini con sede a Barberino di Mugello conta complessivamente 96 dipendenti fra la sede e i negozi in Italia.

 Alessandro Lippi della Filctem-Cgil e Gianluca Valacchi della Femca-Cisl hanno spiegato "Il Tribunale ha disposto l’esercizio provvisorio per 45 giorni e appena avremo l’ufficialità della nomina del curatore fallimentare, chiederemo un incontro per esaminare la situazione e cercare di dare un ulteriore sostegno economico ai dipendenti; la Rifle & co. è già in cassa integrazione Covid-19, tramite gli ammortizzatori sociali straordinari previsti in questi casi.”

“Cercheremo di verificare tutte le possibilità di salvaguardia occupazionale qualora ci fossero manifestazioni di interesse per il marchio e quindi per l’attività aziendale” hanno reso noto i sindacati che seguono la vertenza.