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"A Dicomano ho imparato l'amore per la cucina"

Muhammed Wally è il primo profugo che viene ospitato da una famiglia toscana nella propria abitazione. Ha una storia difficilissima alle spalle

I toscani aprono le porte delle loro case ai profughi. Sono 73 le famiglie che hanno dato la disponibilità ad ospitare le persone che fuggono da guerre e persecuzioni. Come Muhammed Wally,il primo profugo che dalla prossima settimana andrà a vivere per sei mesi in una famiglia che abita in piazza d'Azeglio a Firenze.

A spiegare la scelta dell'ospitalità è stata Letizia Della Luna, giornalista e madre. Insieme al marito grafico hanno maturato questa decisione perché "vediamo ogni giorno le immagini di questo fenomeno migratorio e pensiamo che la differenza tra noi e Muhammed è solo la fortuna". Da qui la scelta di aprire le porte di casa: "Pensiamo che sia disumano non fare niente, accogliere una persona in famiglia era la cosa più giusta. Siamo contenti di fare qualcosa per Muhammed e di dare questo esempio ai nostri figli". Per adesso il periodo di convivenza è stato stabilito in sei mesi.

Muhammed ha 21 anni e la sua vita fino ad oggi è stata molto difficile. Orfano, la madre morì durante il parto, senza parenti è dovuto fuggire dal Gambia perché omosessuale e perseguitato dopo essere stato scoperto in atteggiamenti intimi con un altro ragazzo.

Le difficoltà invece di abbatterlo lo hanno reso più forte e adesso si appresta a riprendere gli studi dalla terza media. Ha vinto anche una borsa di studio dopo un corso di teatro dove è emerso il suo talento. Ma il suo obiettivo è quello di lavorare in cucina dopo aver frequentato per nove mesi un corso a Dicomano. Forse nella zona del Mugello qualcuno si ricorderà di questo ragazzo, alto più di un metro e ottanta e con un grande sorriso. Ha soggiornato anche a Borgo San Lorenzo.

E' arrivato in Italia da qualche tempo, dopo un viaggio dal Gambia durato oltre un anno. Nel suo avvicinamento all'Europa ha passato un periodo anche in Egitto.

L'accoglienza in famiglia, di cui Muhammed Wally e la famiglia di Letizia Della Luna sono apripista, è l'ultima evoluzione del progetto di accoglienza diffusa adottato dalla Toscana. Dei 35 euro della diaria giornaliera 16 vanno alla famiglia che deve occuparsi di vitto e alloggio, il restante alla cooperativa che li usa per organizzare l'inserimento della persona nella società.