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Il museo Chini riapre con un novo allestimento

L’apertura al pubblico delle sale al piano superiore di Villa Pecori Giraldi, che ospita la collezione permanente, è prevista per il 6 aprile

Il Chini museo riapre al pubblico con un rinnovato allestrimento. Tre, spiega una nota, le sezioni interessate dai lavori: Chini Contemporary, Museo dei Bambini e Chini Museo.

L’apertura al pubblico delle sale al piano superiore di Villa Pecori Giraldi, che ospita la collezione permanente del Chini Museo, è prevista per il 6 aprile. Un nuovo percorso espositivo, curato dal Direttore del Museo Alessandro Cocchieri, con il supporto scientifico della Professoressa Gilda Cefariello Grosso.

All’interno del Chini Museo il visitatore troverà una collezione permanente dedicata alla storia artistica di Galileo Chini e della sua famiglia. Il percorso, che vede il naturale inizio con l'esposizione di capolavori ideati per l'Arte della Ceramica, prosegue con un fitto racconto del genio artistico di Galileo Chini. Sono posti in evidenza, oltre ai lavori e le opere ceramiche delle Fornaci San Lorenzo, parte dei media artistici utilizzati dall'Artista.

Il capillare riordino delle sale decorate di Villa Pecori Giraldi, ha visto come prima fase l’apertura, nel dicembre scorso, nei saloni storici al piano terra, del Chini Contemporary, sezione del Chini Museo dedicata ad esposizioni temporanee di arte contemporanea: la prima esposizione, dell’artista Gino Sabatini Odoardi, si è conclusa il 15 marzo scorso, ed ha evidenziato il riuscito connubio fra i saloni decorati della villa e le opere di arte contemporanea.

L’offerta museale si completa con le sale, anch’esse rinnovate con nuovi allestimenti e attrezzature, del Museo dei Bambini, come area aperta alla sperimentazione e all’immaginazione.

"L’inaugurazione del nuovo percorso museale - spiega la nota del Comune- è anche l’occasione per la presentazione del nuovo logo e del nuovo sito web del Chini Museo e della realizzazione della rete Wifi".

Quest’ultimi interventi sono stati realizzati grazie al finanziamento ottenuto dal Comune di Borgo San Lorenzo dall’edizione 2017 del Bando “Laboratori Culturali” promosso da Fondazione CR Firenze che ha sostenuto il progetto con un contributo di 15mila euro nell’ambito di Art Bonus.

Un ulteriore finanziamento di Regione Toscana, ha contribuito all’acquisto degli arredi e delle vetrine espositive dei musei.

L'investimento complessivo di 70mila euro è stato fatto dal Comune di Borgo San Lorenzo che ha investito oltre 36mila euro, dalla Regione Toscana, dall'Unione dei Comuni e dallaFondazione Cr Firenze.