Attualità

Misure anticrisi per il commercio del Mugello

Gli enti locali sono pronti ad attivare misure ad hoc per il commercio ma chiedono un fondo nazionale e meno burocrazia

Misure anticrisi a sostegno di esercizi e attività commerciali che hanno subìto forti danni economici dal lockdown e dalla crisi determinata dall'emergenza Covid-19. 

Gli enti locali del Mugello sono pronti ad attivarle, ma chiedono un fondo nazionale specifico e lo snellimento delle procedure burocratiche. Lo sostengono l'Unione dei Comuni, i Comuni e le associazioni di categoria delle attività commerciali del Mugello.

In una riunione in teleconferenza, convocata dal Sindaco Omoboni, assessore alle Attività produttive dell’Unione dei Comuni del Mugello, i sindaci e le associazioni di categoria delle attività commerciali - Confesercenti, Confcommercio e Cna - hanno condiviso una serie di proposte per favorire e sostenere la ripartenza, da finanziare tramite un fondo nazionale che si chiede al governo di istituire.

In particolare si agirebbe sulla Tari (tassa sui rifiuti) e la Tosap (tassa occupazione del suolo pubblico): sulla prima con agevolazioni per le utenze non domestiche che hanno dovuto sospendere le attività o le hanno esercitate in forma ridotta, e sull'altra, oltre all’abbattimento, con l'uso gratuito del suolo pubblico comunale per posizionare tavolini all’aperto e gazebo in modo temporaneo, sempre garantendo il distanziamento sociale. 

Ancora, si sollecita la creazione di un fondo specifico di sostegno per gli esercizi e le attività dei Centri Commerciali Naturali e lo sviluppo tecnologico di “App” per consentire a tutti i cittadini di individuare agilmente le piccole attività commerciali, della ristorazione e di servizio della zona che effettuano consegne a domicilio/da asporto e servizi aggiuntivi. Tra le richieste avanzate dalle associazioni di categoria, quella di una revisione degli orari d'apertura, in modo da permettere a certe attività di ampliarli.