Lavoro

Rifle, dipendenti in cassa integrazione

La storica azienda è stata dichiarata fallita il 30 settembre, ora l'accordo. Filctem Cgil e Femca Cisl: “Salvaguardata la forza lavoro"

Cassa integrazione straordinaria per 12 mesi per tutti i dipendenti della Rifle. E' l'accordo raggiunto  per i lavoratori della storica azienda di Barberino di Mugello dichiarata fallita il 30 settembre. Lo rendono noto i sindacati Filctem Cgil e Femca Cisl.

“L’accordo - dichiarano Alessandro Lippi della Filctem Cgil e Gianluca Valacchi della Femca Cisl di Firenze - riguarda anche le maestranze impegnate nei negozi sparsi in tutta Italia. Con questo accordo, abbiamo al momento salvaguardato il 100% della forza lavoro, ma è per noi solo un punto di partenza. Confidiamo infatti che, in questi 12 mesi, qualcuno possa essere interessato al prestigioso marchio che rappresentava i jeans italiani nel mondo e di conseguenza anche le persone che vi lavorano”.

“Ci teniamo a sottolineare - aggiungono Lippi e Valacchi - il ruolo avuto da chi gestisce la procedura fallimentare, dal curatore ai consulenti incaricati: a loro vanno i nostri ringraziamenti per la sensibilità dimostrata nei confronti delle istanze sindacali, pur mantenendo intatto l’interesse della procedura”.

 “Adesso  - concludono i sindacalisti- isi aprirà il confronto per gestire eventuali volontà individuali di uscita, anche temporanea, dall’azienda per magari ricollocarsi, pur in un momento così difficile per il comparto, presso altre realtà produttive. Filctem Cgil e Femca Cisl esprimono, pur nel rammarico del fallimento, soddisfazione per questo primo importante risultato conseguito".