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Giotto dipingeva il suo Mugello

La scoperta di Riccardo Nencini: nel “Miracolo della sorgente” il pittore avrebbe rappresentato la cascata del Rovigo

Due speroni rocciosi sedimentari, l’acqua che cade verso un pianoro, la pietra divisa da una spaccatura a forma di V: la cascata del torrente Rovigo, nella zona di Firenzuola, sarebbe il paesaggio riprodotto da Giotto di Bondone nel Miracolo della sorgente, dipinto tra il 1295 e il 1300 come parte del ciclo di affreschi delle Storie di san Francesco che ornano la Basilica superiore di Assisi

Lo sostiene Riccardo Nencini, viceministro dei Trasporti, scrittore e storico attento alle vicende toscane del Medioevo e del Rinascimento. La tesi è avvalorata dal critico d’arte Vittorio Sgarbi, che ha parlato di “Confronti suggestivi e convincenti”.

Questa tesi è anche al centro della pubblicazione “Il Magnifico Ribelle” sarà presentata proprio dall’autore Riccardo Nencini, Lunedì 17 Luglio alle 21, nella sala di Palazzo Pretorio, a Barberino di Mugello.