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Cronaca giovedì 11 aprile 2024 ore 18:00

Link truffa per prosciugare i conti in banca

Due episodi nella città metropolitana: con dei link i truffatori hanno fatto sparire quasi 80mila euro ma sono stati smascherati dalla polizia



PROVINCIA DI FIRENZE — Utilizzando la tecnica dei link truffa sarebbero riusciti a sottrarre somme a tre zeri dai conti delle malcapitate vittime. A distanza di pochi giorni, la polizia di Stato fiorentina ha denunciato due giovani di 23 anni, presunti autori di due distinte truffe online ai danni di un anziano signore e di una donna residenti nella provincia di Firenze, riuscendo così sequestrate le somme che sarebbero state sottratte alle due vittime, per totale di quasi 80mila euro.

La tecnica usata è ormai consolidata: i truffatori inviato al malcapitato un avviso circa anomali movimenti o problemi di sicurezza relativi al conto corrente. La vittima viene quindi indotta a fornire informazioni personali, dati sensibili e codici di accesso o a cliccare su link fraudolenti, con un esito purtroppo inevitabile: il proprio denaro viene rapidamente sottratto ed inviato su conti di complici e prestanome, spesso all’estero, fino a diventare impossibile da rintracciare.

Nel primo caso di cui si è occupata la Polizia postale di Firenze, un anziano signore ha ricevuto un sms, che lo avvisava della necessità di bloccare un movimento sospetto in uscita, indicando persino l’importo dell’ipotetica transazione. Il messaggio conteneva il link ad una falsa pagina di autenticazione, in cui gli veniva chiesto di inserire i dati di accesso al suo home banking. I malfattori sono, così, in grado di “leggere” i dati di autenticazione, usandoli subito per accedere al vero conto della vittima e sottrarle la provvista presente, effettuando bonifici o altre operazioni, in questo caso oltre 29mila euro.

Nel secondo caso invece, il truffatore è entrato in azione telefonando alla vittima e, spacciandosi per un operatore, ha parlato alla donna di tentativi di hackeraggio del suo conto bancario, dicendole di cliccare sul link che le sarebbe stato inviato: l’epilogo è inevitabilmente lo stesso: in pochi istanti si volatilizzano 50mila euro.

Avviate le indagini, gli investigatori del centro operativo per la sicurezza cibernetica della polizia postale per la Toscana hanno individuato i due intestatari dei conti correnti beneficiari dei bonifici fraudolentemente effettuati, “congelando” l’importo al fine di impedire che il denaro potesse essere prelevato o inviato su altri conti. 

I consigli della polizia postale

Gli Istituti di credito o le Società che emettono carte di credito non chiedono mai l’invio o la conferma di dati personali tramite e-mail, SMS o telefonate. La polizia postale raccomanda quindi di diffidare sempre delle e-mail e degli sms che, tramite link in essi contenuti, rimandano ad un sito web su cui viene chiesto di confermare i propri dati;

Nel caso si riceva un’e-mail, un sms o una telefonata, che si pensa provengano dalla banca di cui si è clienti, con cui vengono richiesti dati personali riservati, spiega ancora la polizia postale occorrerà recarsi personalmente presso il proprio istituto di credito o chiamare il numero della propria banca, mai il numero indicato nella e-mail o nell’sms;

La polizia postale invita inoltre a diffidare di comunicazioni con cui viene richiesto di spostare con un bonifico il proprio denaro su un altro conto, per presunti problemi di sicurezza. Se l´e-mail o l’sms sembrano autentici, è sempre bene diffidare del link con essi fornito e svolgere ulteriori verifiche, collegandosi al vero sito della banca, digitando direttamente l’indirizzo nel browser, senza mai utilizzare il predetto link (che rimanderebbe fatalmente alla pagina clone).

verificare sempre che nei siti web in cui è richiesto di immettere dati (account, password, numero di carta di credito, altri dati personali), nella barra in cui compare l’indirizzo, sia presente, prima dell’indirizzo, la sigla di sicurezza “https” o l’immagine del lucchetto chiuso;

modificare periodicamente le credenziali di accesso ai servizi on-line, evitando di usare la stessa password per più siti o per servizi diversi;

ricordarsi di aggiornare il sistema operativo, quando richiesto;

installare sul proprio dispositivo un buon antivirus ed un filtro anti-spam.


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