Alia ammassa i cassonetti, scatta la denuncia

BORGO SAN LORENZO — E' scattata la denuncia dopo la scoperta da parte dei carabinieri a Pianvallico, nel comune di Scarperia e San Piero, di un centinaio di cassonetti in disuso smontati e ammassati in una strada pubblica non delimitata da barriere che potessero impedire l'accesso. Dalle indagini dei militari è emerso che i cassonetti erano stati ritirati nei mesi scorsi da Alia, la società che gestisce i servizi ambientali a Firenze e nella Toscana centrale, per il passaggio alla raccolta porta a porta. Poi erano stati depositati in una strada senza sfondo per essere sottoposti al trattamento propedeutico allo smaltimento e al recupero.

Quando i carabinieri sono tornati in un secondo momento nell'area, hanno trovato gli operai al lavoro,intenti a caricare sul alcuni camion i cassonetti metallici già schiacciati per poterne ridurre il volume. Gli operai hanno spiegato ai militari che i cassonetti erano diretti al conferimento in un impianto a Siena in quanto rifiuti a di ferro e acciaio. 

Per questo, si legge in una nota dei carabinieri forestali, "Veniva contattato un referente legale di Alia il quale riferiva che l'attività posta in essere non richiedeva nessun tipo di autorizzazione ai sensi del testo unico ambientale, ritenendo dunque l'attività di riduzione volumetrica consentita". Nella stessa nota si legge che"I militari hanno invece ritenuto che fosse posta in essere un'attività di gestione di rifiuti speciali non pericolosi, su viabilità pubblica".

Nell'area, che è stata sequestrata, sono stati trovati per la precisione 108 cassonetti di materiale metallico già smontati e 90 telai di metallo di supporto. 

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